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Primo insediamento in agricoltura 2018: cosa fare e come farlo

Stai cercando qualche contributo per il primo insediamento in agricoltura 2018? Ecco a te la risposta di ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare). Quello di cui parleremo oggi è cosa chiede ISMEA e come si può aderire al primo insediamento in agricoltura 2018.

Del Dott. Francesco Giannetti

primo insediamento in agricoltura 2018

Primo insediamento in agricoltura 2018: di cosa si tratta

Arriva il bando per il Primo insediamento in agricoltura 2018. Il provvedimento di ISMEA riguarda un bando a sportello alla cui definizione delle graduatorie concorre, oltre al rispetto delle condizioni di ammissibilità, anche l’ordine cronologico di presentazione delle domande (click day), determinato in base alle informazioni risultanti dal protocollo informatico dell’Ismea.

La misura ha l’obiettivo di favorire l’insediamento di giovani in imprese agricole competitive attraverso l’acquisto agevolato di terreni che, insieme all’accesso al credito, rappresenta il maggiore ostacolo per i tanti giovani che vogliono avviare una propria impresa.

Con il bando 2016 sono state finanziate 65 iniziative di giovani, per un ammontare complessivo di 2.800 ettari e 195 unità lavorative complessive. Un miglioramento si è avuto nel 2017, con un +30% di iniziative finanziate, con un aumento degli ettari e delle unità lavorative pari, rispettivamente, a +14% e +30%.

Primo insediamento in agricoltura 2018: chi può presentare la domanda

Le domande possono essere presentate dai giovani che intendono insediarsi per la prima in agricoltura in qualità di capo dell’azienda e che, alla data di presentazione della domanda, risultino in possesso dei seguenti requisiti.

  • Avere un’età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda
  • Avere la cittadinanza in un degli stati memori dell’Unione Europea
  • Risiedere nel territorio della Repubblica Italiana
  • Insediarsi per la prima volta in agricoltura in qualità di capo d’azienda individuale o società agricola (entro 3 mesi dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni)
  • Competenza e conoscenza professionali attestata con titoli di studio

Nel caso di imprese individuali, entro 3 mesi dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni, il giovane dovrà diventare titolare di una Partita IVA in campo agricolo, iscriversi al registro delle imprese della Camera di Commercio e al regime previdenziale agricolo.

Nel caso delle società agricole, invece, al momento della presentazione è necessario che la società:

  • sia titolare di Partita IVA in campo agricolo e iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio;
  • abbia per oggetto sociale l’esercizio esclusivo dell’attività agricola (art. 2135 del C.c.);
  • recare indicazione di “società agricola” nella ragione sociale e nella denominazione sociale;
  • abbia una maggioranza assoluta, numerica e di quote di partecipazione di soci di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti;
  • essere amministrata da soggetti di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti;
  • nel proprio statuto, abbia una clausola impeditiva di atti di trasferimento di quote tali da far venire meno, per tutta la vigenza dell’intervento fondiario, i requisiti soggettivi di accesso alle agevolazioni.

Nei tre mesi successivi dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni, sarà necessaria:

  • l’iscrizione al regime previdenziale agricolo;
  • l’assunzione della responsabilità e rappresentanza legale della società.

Primo insediamento in agricoltura 2018: i contributi

Il regime di aiuto prevede l’erogazione di un premio in conto interessi di 70.000 €, erogati in due rate per l’acquisto di efficienti strutture fondiarie agricole in favore di giovani che si insediano per la prima volta in agricoltura:

  • 60% all’inizio dell’ammortamento dell’intervento;
  • 40% dopo l’attuazione del piano aziendale verificato con esito positivo da ISMEA.

Il tasso applicato corrisponde al tasso base europeo vigente al momento dell’assunzione della determinazione, aumentato di 220 punti base ed abbattuto del contributo in conto interessi nella misura massima attualizzata di 70.000 €.

Il bando prevede alcune soglie finanziarie che caratterizzano le tipologie di operazioni. Infatti, per operazioni comprese tra 250.000 € e 2.000.000 € è previsto un intervento mediante atto di vendita con patto di riservato dominio, mentre, per importi superiori a 2 milioni € l’operazione si realizza attraverso la concessione di un mutuo ipotecario (garanzia del 120%).

Per operazioni fondiarie tra 100.000 € e 250.000 € si applica un intervento in arrotondamento mediante mutuo fondiario (garanzia del 120%).
Presumibilmente le risorse saranno distribuite in due lotti (Centro-Nord; Sud e Isole) con un’assegnazione minima di 30 milioni di euro per lotto.

Primo insediamento in agricoltura 2018: come presentare la domanda

A pena di esclusione, la domanda di partecipazione al bando di Primo Insediamento in agricoltura 2018 dell’ISMEA deve essere presentata in forma telematica mediante il portale dedicato e compilata secondo le modalità nello stesso indicate.

Se abiti in Campania, guarda anche: PSR Campania, progetto integrato giovani

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