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Carenze nutritive delle piante: riconoscerle e curarle

Le carenze nutritive delle piante sono fenomeni oggi giorno sempre più frequenti, specialmente quando esse crescono in vaso sul nostro balcone o dentro casa. Molti credono che basti un semplice concime NPK (Azoto, Fosforo e Potassio) per risolvere il problema, ma in realtà il colore alterato delle foglie ci dice molto sul loro stato di salute. Foglie gialle, foglie viola, foglie a chiazze. Sono solo alcuni dei sintomi con cui le piante ci stanno comunicando le loro carenze nutritive. Vediamo quindi quali sono, di quale nutriente si tratta e come curare le nostre care piante da appartamento o le nostre piante da orto.

Del dott. Francesco Giannetti

carenze nutritive

Carenze nutrizionali

Gli stati di carenze nutritive delle piante, assolute o indotte che siano, provocano dei sintomi che possono essere di aiuto per l’individuazione del problema. L’identificazione delle carenze nutritive sulla base dei sintomi, tuttavia, richiede:

  1. un’approfondita conoscenza delle singole specie;
  2. un’approfondita conoscenza dell’ambiente di coltura (spesso è difficile trarre conclusioni per il sovrapporsi di cause diverse e non solo di tipo nutrizionale!).

Come si può procedere, quindi, nell’identificazione? Semplice: avendo ben presenti le esigenze climatiche e colturali della coltura o della pianta. Pertanto, ecco i passi su cui procedere:

  1. Esame generale della coltura;
  2. Accertamento delle condizioni di allevamento (temperatura, luce, U.R.);
  3. Accertamento delle pratiche colturali svolte (concimazione, irrigazione, trattamenti vari);
  4. Controllo dello stato fitosanitario delle piante (vedere se sono agenti patogeni quali insetti, malattie batteriche, ecc.);
  5. Valutazione del grado di estensione delle alterazioni presenti a livello della singola pianta e della coltura.

Sintomi estesi a tutta la coltura e della stessa entità su tutte le piante sono attribuibili con maggiore probabilità a squilibri climatici ed a fitotossicità da fitofarmaci, piuttosto che a malattie o carenze nutritive, che sono generalmente più localizzate e presentano sempre diversi stadi di gravità dei sintomi, sia a livello delle singole piante che dell’intera coltura.

Fitopatie

Le carenze nutritive, o carenze nutrizionali, non devono essere confuse con le fitopatie. Le fitopatie sono carenze indotte, ossia delle carenze dovute alla mancata o insufficiente traslocazione di alcuni elementi in fase di attivo accrescimento ed in particolare nella porzione apicale di alcuni parti vegetali (spesso nei giovani frutti).

Una delle fitopatie più conosciute è il marciume apicale del pomodoro, conosciuto anche col nome di “pomodori dalla punta nera”, di cui abbiamo già parlato nell’articolo al link di seguito: https://www.consulenteagricolo.it/pomodori-con-la-punta-nera/.

Altre fitopatie molto comuni sono:

  • Tip-burn: ossia “bruciatura apicale”, colpisce soprattutto le foglie di lattuga, fragola e cicoria; è molto facile confondere questa problematica con una carenza nutrizionale o un seccume delle foglie generico.
  • Black heart: ossia “cuore nero”, colpisce la parte interna del cavolfiore, del sedano e del cavoletto di Bruxelles. Sembra come che l’ortaggio sia marcito all’interno o abbia preso freddo.

Schema per riconoscere carenze nutritive

carenze nutritive

In questi anni, con la mia esperienza, ho creato uno schema molto semplice da utilizzare per chiunque debba affrontare delle carenze nutritive o carenze nutrizionali delle piante. Sia che si tratti di piante da appartamento, piante da balcone o semplicemente delle piante di colture ortive e/o a pieno campo.

Qualsiasi sia il tuo caso, questo è uno schema prezioso da avere sempre sotto mano, in modo da poter andare dritti alla causa del problema e risolverlo in breve tempo. Anche a me, quando ero più giovane, o a mia mamma e mia nonna, è capitato di disperarsi per settimane dietro a delle piante che avevano foglie gialle o foglie viola o chissà quale colore.

Provavamo di tutto. Medicine suggerite da negozi di piante, Azoto a non finire. Eppure il problema era sempre lì: la pianta continuava ad avere delle foglie brutte e deboli, continuando ad indebolirsi.

Molto spesso la situazione terminava con la morte della pianta e allora ecco che le ricompravamo. E così altri soldi dati in mano ai fiorai o ai vivai!

Per non parlare poi delle piante coltivate in aziende agricole: una carenza nutrizionale della pianta su cui l’agricoltore crea un reddito può provocare una notevole perdita di denaro.

Da oggi basta! Ecco lo schema, comprovato e funzionante, che finalmente ci permette di curare qualsiasi tipo di carenze nutritive delle piante.

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METTI LE TUE PIANTE IN BUONE MANI: LE TUE!

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