Il caldo intenso e l’aridità estiva possono causare davvero numerosi danni alle nostre coltivazioni. La mancanza di acqua piovana si rivela un danno economico oneroso per l’impresa agricola. Una delle problematiche che i nostri agricoltori hanno dovuto affrontare è stata la cosiddetta “bolla”, meglio conosciuta come “marciume apicale del pomodoro” o più semplicemente “marciume del pomodoro”. In realtà, come vedremo, il marciume apicale del pomodoro non è una vera e propria malattia, bensì una carenza di un particolare nutriente. Vediamo quale.
Indice
Funzionamento del processo nutritivo
Per capire le cause del marciume del pomodoro è importante prima sapere qualcosa sul funzionamento del processo nutritivo di ogni pianta.
Il marciume apicale del pomodoro è sintomo di una carenza nutrizionale. Per spiegarne le cause dobbiamo prima di tutto capire il “funzionamento” di una pianta. Qualsiasi pianta prende i propri nutrienti dal terreno per portarli verso l’alto, anche ai frutti, in modo che questi ridiano tali nutrienti ai semi una volta caduti a terra.
Quanto detto preclude il fatto che la pianta trovi i nutrienti già presenti nel terreno. Ma come fanno ad arrivarci? Ovviamente uno dei mezzi di rifornimento di nutrienti è sicuramente la concimazione, ma quello fondamentale è l’acqua. L’acqua, specialmente l’acqua piovana, è ricca di molteplici elementi tra cui i sali minerali.
Marciume del pomodoro: cause principali
Il marciume del pomodoro, quindi, è dovuto ad una carenza indotta di Calcio (Ca2+). In altre parole, la bolla di marciume che vediamo sulla punta del pomodoro, è causato dalla mancata o insufficiente traslocazione di Calcio nei giovani frutti in fase di accrescimento ed in particolare nella loro porzione apicale.
Vi è uno squilibrio tra la crescita del frutto di pomodoro e l’assorbimento di Calcio da parte dello stesso. Il Calcio è indispensabile ai frutti in crescita per la formazione delle membrane e delle pareti cellulari. Queste lo proteggono dall’attacco di organismi patogeni.
Altre cause
Non sempre, però, il marciume del pomodoro è dovuto ad una carenza di Calcio nel terreno, ma dipende da un insieme di fattori di tipo anatomico, ambientale e genetico.
Per quanto riguarda i fattori anatomici, ci può essere un assottigliamento dei fasci xilematici dalla porzione prossimale (quella attaccata alla pianta) a quella distale (apicale) del frutto.
Per quanto riguarda i fattori ambientali, sicuramente è dovuta ad una scarsa disponibilità idrica, una bassa umidità relativa, una elevata salinità, ma anche ad un eccesso di Magnesio e Potassio.
Nel caso di fattori genetici, invece, potrebbero verificarsi casi di frutti di grandi dimensioni e/o a rapido accrescimento. Per questo sconsiglio di coltivare varietà con tali caratteristiche. Meglio prendere cultivar di pomodoro meno soggette a tale tipo di problema.
Quindi, nonostante questa estate abbiamo annaffiato caparbiamente, l’intensità luminosa e l’alta temperatura hanno favorito il marciume del pomodoro. C’è da dire inoltre che l’acqua con cui annaffiamo è “più pura”, cioè più scarsa di elementi, rispetto all’acqua piovana (a meno che non sia acqua di raccolta). Oltre a questo, annaffiare a distanza di molto tempo su un terreno secco e arido favorisce la percolazione dell’acqua verso il basso, in direzione della falda acquifera. Questo fa sì che l’acqua non resti a lungo a contatto con le radici e quindi la pianta non ha modo di assorbirne gli elementi a lei necessari.
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