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Malattie dell’olivo: riconoscerle, prevenirle e curarle

Oggi voglio regalarti una guida alle malattie dell’olivo. Ti mostrerò come riconoscerle, come prevenirle e anche come curarle. Quando si tratta di una coltura remunerativa come è appunto l’olivo, riconoscere le malattie e poter intervenire nel minor tempo possibile è di fondamentale importanza. Se anche tu sei un olivicoltore, questo articolo fa proprio al caso tuo. Scopriamo insieme, quindi, quali sono le più comuni malattie dell’olivo.

Del Dott. Francesco Giannetti

malattie dell'olivo

Malattie dell’olivo

Ogni volta che si ha a che fare con una malattia, è bene innanzitutto riconoscere di che tipo di patologia si tratta per poi intervenire, nel minor tempo possibile, all’eliminazione della stessa.

In questo articolo, troverai la descrizione delle principali malattie dell’olivo insieme alle foto che ti permetteranno di valutare di cosa si tratta e a che punto della sua evoluzione si trova.

Andiamo quindi a descrivere le malattie dell’olivo una per una.

Lebbra delle olive

malattie dell'olivo

La lebbra delle olive è una malattia fungina, ossia causata da un fungo, in questo caso il Gloeosporium olivarum. Se ne possono riscontrare le sue tracce soprattutto in autunno, proprio durante la maturazione delle drupe, nella stagione in cui le piogge e l’umidità si fanno più intense.

I sintomi della lebbra delle olive consistono in ampie chiazze scure e depresse. A mano a mano che la malattia prosegue il suo corso, ma la macchia si estende, fino a ricoprire, spesso, tutta l’oliva. L’oliva, quindi, ormai “malata”, marcisce, si secca e cade entro pochi giorni.

È impensabile, ovviamente, cercare di produrre olio con le olive malate. Ne ricaveremmo un olio acido, opalescente (lattiginoso) e con una colorazione tendenzialmente rossa.

Curare la lebbra delle olive si può, mediante i seguenti metodi:

  • Agronomico (preventivo):
    • Mantenere l’erba tagliata all’interno dell’oliveta ed evitare i ristagni d’acqua sotto chioma;
    • Ridurre l’umidità all’interno della pianta tramite la potatura di allevamento.
  • Chimico:
    • Si eseguono trattamenti con prodotti fitosanitari a base di rame. Se vuoi un buon prodotto a base di Rame puoi trovarlo anche su Amazon cliccando qui.

Per maggiori informazioni, richiedi una consulenza.

Occhio di pavone o Cicloconio

malattie dell'olivo

L’occhio di pavone è forse una delle malattie più comuni sul territorio italiano. Anche questa è una malattia cosiddetta fungina, perché provocata dalla comparsa di un fungo: lo Spilocaea oleaginea Cycloconium oleaginea. Colpisce soprattutto le foglie, ma a volte anche i rametti e i frutti.

Se il vostro olivo è stato colpito da questa patologia, potrete vedere delle macchie grigie tondeggianti, più o meno grandi, circondate da una banda di colore scuro. In primavera e in estate, soprattutto, attorno alla macchia compare un alone giallo.

La macchia grigia e l’alone bruno attorno ad essa creano un’immagine che ricorda un po’ quella degli “occhi” presenti sulle piume della coda del pavone. È proprio da tale somiglianza che prende il nome questa malattia dell’olivo.

Le foglie così danneggiate, non potranno effettuare al meglio la loro capacità fotosintetica. La fotosintesi della pianta, quindi, viene ridotta e di conseguenza anche la produzione di olive. Entro qualche settimana, le foglie seccano e poi cadono.

Eliminare l’Occhio di pavone è possibile, ma solitamente si consiglia (per motivi di costi-convenienza) di intervenire solo una volta raggiunta la giusta soglia di danno.

È bene, allora, prevenire questa malattia dell’olivo prima di tutto con metodi agronomici, come ad esempio il taglio dell’erba sotto chioma e tutte quelle pratiche atte a ridurre l’umidità dentro e attorno alla pianta. Solo una volta attuate tutte le prevenzioni del caso, si possono utilizzare prodotti chimici.

Per conoscere il metodo più corretto per curare l’occhio di pavone sui tuoi olivi, contattami subito: clicca qui.

Rogna dell’olivo

Rogna dell’olivo
Rogna dell’olivo su rami

La Rogna è ormai una delle malattie dell’olivo più comuni in tutta Italia, specialmente in località a clima molto umido, causa anche gli ultimi eventi atmosferici verificatesi negli ultimi tempi (si pensi ai ritorni di freddo o alla nevicata tardiva avvenuta a marzo 2018 in molte zone del Centro Italia).

Come abbiamo già descritto in questo articolo, la Rogna dell’olivo è una malattia batterica, ossia provocata da un batterio (Gram negativo) riconosciuto con il nome scientifico Pseudomonas savastanoi.

I sintomi possono essere ben visibili sui rametti più giovani dell’albero, ma anche sui rami (branche) più grandi, sul tronco e più di rado sulle foglie e sui frutti. Essi consistono in più o meno grandi escrescenze tumorali, con superficie rugosa.

La Rogna dell’olivo può colpire anche le radici, in questo caso è ovviamente impossibile accorgersene. Se però succede, le sorti della pianta potrebbero essere a rischio.

Ciò che provoca la Rogna dell’olivo è la penetrazione del batterio Pseudomonas savastanoi attraverso le ferite. Le ferite possono essere causate da:

  • grandine,
  • vento,
  • basse temperature,
  • pratiche colturali, come la potatura e la raccolta delle olive (abbacchiatura).
  • ferite provocate dai fitofagi.

A proposito delle ferite provocate da fitofagi (insetti dannosi) è bene ricordare i fori che la Mosca dell’olivo(Bactrocera oleae, Gmelin 1790) provoca sulle olive per depositare le proprie uova. Il batterio della Rogna dell’olivo, infatti, può essere trasmesso anche direttamente dalle sue punture.

La Rogna dell’olivo viaggia lungo il flusso linfatico, per questo motivo il batterio si può propagare fino a raggiungere ogni organo della pianta.

Per quanto riguarda la cura, ho creato appositamente una guida alla cura della rogna dell’olivo, la puoi scaricare cliccando su questo link.

Tripide dell’olivo

malattie dell'olivo

Il Tripide dell’olivo è un insetto lungo circa 2,5-3 mm e ha un corpo nero brillante con ali frangiate.

Provoca danni su germogli, foglie, fiori, frutti tramite le punture che esegue per nutrirsi del materiale vegetale.

germogli colpiti stentano a svilupparsi. Le foglie si deformano. I fiori, subiscono un aborto fiorale: non nascerà nessuna oliva. Sui frutti, le punture causano deformazioni e infossature contornate da macchie scure. Le punture del Tripide dell’olivo favoriscono anche la penetrazione di microrganismi patogeni.

La lotta contro il Tripide dell’olivo si esegue tramite prodotti chimici ma solo in caso di forti infestazioni.

Cotonello dell’olivo

malattie dell'olivo

Anche questa, tra tutte le malattie dell’olivo, è molto conosciuta. Il cotonello dell’olivo è un insetto marroncino-verde lungo circa 2,5-3 mm.

Provoca danni sui germogli, sui fiori, sui frutti (ancora di piccole dimensioni) tramite le punture che esegue per nutrirsi del materiale vegetale.

Il cotonello dell’olivo si riunisce in colonie su gran parte della pianta: l’ammasso degli individui della colonia può provocare asfissia, in quanto le secrezioni cerose e la melata prodotte per proteggersi occludono gli stomi.

La lotta contro il Cotonello dell’olivo è di tipo chimico ma si attua solo in caso di forti infestazioni.

Cocciniglia

malattie dell'olivo
malattie dell'olivo

Esistono due specie di Cocciniglia che possono recare danno all’olivo:

  1. Cocciniglia mezzo grano di pepe
  2. Cocciniglia cotonosa dell’olivo, detta anche Filippa

Le Cocciniglie sono insetti molto diffusi in tutte quelle zone dal clima mite e temperato. Si riuniscono sulla pagina inferiore delle foglie che appartengono alle zone della pianta più fitte.

Entrambe queste due Cocciniglie sottraggono linfa alla pianta e, così facendo, impediscono la crescita dei germogli e provocano, di conseguenza, una minor produzione di olive.

Il dannoè determinato dalle punture di nutrizione e dalla produzione di melata che, oltre a rendere asfittiche le foglie, favorisce la formazione di fumaggini aggravando ulteriormente i danni.

La lotta contro la cocciniglia mezzo grano di pepee la cocciniglia cotonosa è di tipo chimico.

Gli interventi con prodotti chimici devono essere effettuati solo in caso di elevate infestazioni. Le Cocciniglie, infatti, sono prede prelibate di numerosi altri insetti presenti in natura (Coleotteri Coccinellidi e alcuni Lepidotteri).

È preferibile, quindi, per un risparmio finanziario, intervenire con metodi agronomici preventivi, come per esempio la potatura di sfoltimento. Questa evita che si crei ristagno di umidità all’interno della pianta.

Per quanto riguarda la concimazione, invece, il migliore concime per l’olivo è il letame (anche pellettato) di cavallo. Un buon prodotto è questo di seguito, che puoi acquistare anche su Amazon:

Tignola dell’olivo

malattie dell'olivo

Tra le malattie dell’olivo è doveroso citare anche un insetto molto conosciuto agli olivicoltori, la tignola dell’olivo. È una farfalla di circa 13-15 mm di apertura alare, dal colore grigio con sfumature giallo-brunastre e azzurre.

In questo caso, non è l’adulto a provocare il danno, ma le larve che, come quelle della mosca dell’olivo, provocano la distruzione dell’oliva dall’interno.

La lotta contro la tignola dell’olivo si basa prima di tutto sul monitoraggio, tramite trappole sessuali appositamente vendute in qualsiasi consorzio agrario. La lotta chimica, invece, viene generalmente effettuata sulla generazione carpofoga. Gli interventi si eseguono nei mesi di giugno e luglio.

Mosca dell’olivo

Mosca dell'olivo
Olive danneggiate dalla Mosca dell’olivo. Si può vedere molto bene il foro di penetrazione per la deposizione delle uova.

Per tutto ciò che vuoi sapere sulla Mosca dell’olivo, clicca qui.

Xylella fastidiosa

malattie dell'olivo

La Xylella (nome scientifico Xylella fastidiosa) è ritenuta la peggiore tra tutte le malattie dell’olivo. Una caso molto conosciuto di Xylella fastidiosa è quello iniziato negli anni 2008 – 2010, che ha colpito gravemente gli olivi del Salento.

Xylella fastidiosa è un batterio che si instaura all’interno del legno della pianta occludendo tutti i vasi conduttori che trasportano linfa vitale (acqua e sali minerali).

Occupando i vasi conduttori della pianta, questa malattia provoca la comparsa di una sostanza gelatinosa al loro interno. Tale sostanza ostruisce i vasi impendendo alla pianta di succhiare acqua e nutrienti di cui ha bisogno dal terreno.

Purtroppo, ad oggi, non esiste cura alla Xylella, se non quella che viene definita “soluzione estrema”. Infatti, l’unico vero rimedio per debellare questa malattia dell’olivo è distruggere tutto, bruciando ogni minima parte degli olivi infestati.

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